lunedì 7 maggio 2012

LA MEMORIA DELL'ACQUA E LUC MONTAGNIER:




Scopritore nel 1983 del virus dell'HIV insieme al professor Robert Gallo e vincitore del premio Nobel per la medicina nel 2008, Luc Montagnier è da poco tornato sotto i riflettori con una teoria che sta scuotendo le alte sfere della comunità scientifica.
L'ipotesi che lo scienziato propone è che il DNA possa essere trasmesso a distanza mediante onde elettromagnetiche che si diffondono all'interno dell'acqua. Dunque stando allo studio del professore francese l'acqua non sarebbe solo una risorsa fondamentale per la vita ma potrebbe registrare le onde a bassa frequenza del Dna e memorizzarle, riuscendo ad amplificarle e a riprodurle.
I risultati di questa ricerca (ma anche di quella condotta da un team italiano coordinato dal fisico Emilio del Giudice) sono stati pubblicati nella prestigiosa rivista scientifica «Journal of Physic». Di seguito riportiamo parte del comunicato stampa del 22/07/2011 rintracciabile integralmente, per chi volesse, al


Grazie a questa scoperta “si potranno sviluppare sistemi diagnostici finora mai progettati, basati sulla proprietà “informativa” dell’acqua biologica presente nel corpo umano:
malattie croniche come Alzheimer, Parkinson, Sclerosi Multipla, Artrite Reumatoide, e le malattie virali, come HIV-AIDS, influenza A ed epatite C, “informano” l’acqua del nostro corpo (acqua biologica) della loro presenza, emettendo particolari segnali elettromagnetici che possono essere poi “letti” e decifrati.”
Sviluppando questa scoperta si potrebbero avere grandi novità “sia in termini diagnostici che di trattamento e terapia delle malattie. I segnali elettromagnetici presenti nell’acqua infatti sono riconducibili alla presenza o meno di una sua “memoria”, intervenendo sulla quale si prospettano ampie possibilità di trattamento e di terapia, con la prospettiva di cambiare di fatto la vita a molti pazienti, costretti all’assunzione di indispensabili farmaci salvavita che a volte recano però con sé il rischio di pesanti effetti collaterali.”
Sperando che un giorno tutto questo possa essere messo in pratica vi diamo appuntamento al prossimo articolo!

Sarah Diotallevi – Centro Internazionale Civiltà dell'Acqua.

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