giovedì 31 marzo 2016

EUROPEAN WATERWAYS HERITAGE


L'IDROGRAFIA EUROPEA COME PATRIMONIO CULTURALE
Presentazione del progetto Euwather e workshop

Venerdì 8 aprile
ore 11.00-13.00 e 15.00-17.00

Aula Berengo – Sede centrale Università Ca' Foscari



L'Università Ca' Foscari di Venezia in collaborazione con Centro Internazionale Civiltà dell'Acqua e Consorzio di Bonifica Acque Risorgive è lieta di invitarvi alla presentazione del progetto “European Waterways Heritage Euwather” - L'Idrografia europea come patrimonio culturale”che si terrà Venerdì 8 aprile presso l'Aula Berengo dalle 11.00 alle 13.00. A seguire, dalle 15.00 alle 17.00, si terrà il workshop tra i ricercatori di Ca' Foscari e i portatori di interesse locali, dando avvio al primo step progettuale. 


Fiumi minori e canali storici: nuove opportunità per un ambiente migliore. Il progetto europeo EUWATHER, attività di ricerca ideata e sviluppata da un gruppo di studiosi del Dipartimento di Economia di Ca’ Foscari guidati da Francesco Vallerani, è dedicato all’importanza di un patrimonio ambientale poco noto, e talvolta in abbandono, che connota ogni sistema territoriale, con particolare riguardo ai settori fortemente antropizzati. Non è un caso che proprio Venezia abbia il ruolo di capofila all’interno della ricerca dedicata all’idrografia europea. La secolare familiarità con la rete idrografica di entroterra costituisce un punto di forza da rinnovare e adeguare alle urgenti esigenze di un ambiente sottoposto agli effetti non sempre equilibrati dell’azione umana. La collaborazione con i gruppi di lavoro dell’Università di Girona (SP), delle Università di Leida e Amsterdam (NL) e dell’Università di Brighton (UK) consentiranno l’elaborazione di strategie comuni che potranno essere in seguito replicate in altri contesti nazionali e regionali, anche alla luce di una sempre più consapevole visione multifunzionale, con un particolare sguardo alla vocazione ricreativa e sportiva che ne pone in evidenza le potenzialità per il tempo libero.

mercoledì 23 marzo 2016

Un Sì per dire No alle Trivelle

Domenica 17 aprile si vota per il referendum sulle trivellazioni.
Dalle ore 7:00 alle ore 23:00 i cittadini italiani saranno chiamati a votare per il “referendum sulle trivellazioni”, ovvero la consultazione popolare che chiede l’abrogazione del comma 17 dell’articolo 6 del decreto legislativo 152 del 3 aprile 2006 sulle norme in materia ambientale.




Il referendum nazionale è stato promosso da nove regioni italiane contro i progetti petroliferi del governo nelle acque territoriali ed è sostenuto da molte associazioni ambientaliste e dal movimento #NoTriv. Le regioni promotrici sono Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise.

Per cosa si vota
“Volete che, quando scadranno le concessioni, vengano fermati i giacimenti in attività nelle acque territoriali italiane anche se c’è ancora gas o petrolio?”, è questa la domanda a cui si deve rispondere. Se non si vuole che le trivellazioni già in atto entro le 12 miglia dalla costa vengano rinnovate, bisogna votare SÌ. Votando NO si manifesta la volontà di mantenere la normativa esistente. Il referendum popolare è valido solo se raggiunge il quorum, cioè se va a votare il 50 per cento più uno degli aventi diritto, secondo quanto previsto dalla Costituzione. I giacimenti interessati sono Guendalina (Eni) e Gospo (Edison) nel mare Adriatico e il giacimento Vega (Edison) nelle acque di fronte alla città di Ragusa, in Sicilia.

Dove e quando si vota

Si vota domenica 17 aprile dalle ore 7:00 alle ore 23:00 presso il seggio elettorale dove il cittadino è iscritto. Il numero del seggio è presente sulla tessera elettorale, sotto la sezione riportante i dati anagrafici. Non si può votare in nessun altro modo. Per i residenti all’estero, gli iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (Aire) o gli elettori temporaneamente all’estero (minimo tre mesi) si rimanda alle informazioni fornite dal ministero degli Affari esteri.

venerdì 18 marzo 2016

Civiltà dell'Acqua Onlus per la giornata mondiale dell'Acqua 2016: Acqua e Occupazione

Ogni anno la Giornata Mondiale dell'Acqua mette in luce un aspetto specifico legato al tema dell'acqua. Per il 2016 è stato scelto il tematismo "Acqua e posti di lavoro". Il tema nel 2016 – l'acqua e l'occupazione – intende sottolineare le potenzialità di trasformazione delle società e delle economie.
Oggi quasi la metà dei lavoratori mondiali - 1,5 miliardi di persone – lavora direttamente o indirettamente nei settori legati all'acqua. Eppure milioni di persone che lavorano in questi settori spesso non sono riconosciuti o tutelati dai diritti fondamentali del lavoro.



Molti eventi in tutto il mondo
La Giornata Mondiale dell'Acqua che si festeggia ogni anno il giorno 22 marzo prevede eventi ufficiali in tutto il mondo. L'evento ufficiale della Giornata Mondiale dell'Acqua 2016 sarà celebrato presso la sede dell'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) di Ginevra (Svizzera)

Civiltà dell'Acqua Onlus – Centro Internazionale per il World Water Day
Il Centro Internazionale Civiltà dell'Acqua è impegnato ormai da quasi vent'anni nell'educazione sui temi legati all'acqua, con progetti gratuiti nelle scuole delle Provincie di Treviso, Venezia e Padova. Quest'anno abbiamo il piacere di comunicare che le nostre attività didattiche hanno superato le 400 unità, grazie al lavoro di dodici operatori impegnati a valorizzare i servizi realizzati dai suoi soci quali: Altro Trevigiano Servizi, Consorzio di Bonifica Acque Risorgive e Consiglio di Bacino "Laguna di Venezia", Comune di Fontanafredda (PN) e Comune di San Donà di Piave.
Un traguardo importante ma che allo stesso tempo rimane per il Centro un punto di partenza. Continuiamo ad accrescere la cultura e il rispetto dell’acqua, bene pubblico essenziale per la vita.

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lunedì 14 marzo 2016

Con la plastica delle bottiglie d'acqua consumate in Italia in un anno si può avvolgere la terra per 35 volte


Roberto Cavallo (Meno 100 Chili, Edizione Ambiente, Milano, 2011) si è preso la briga di calcolare quanta plastica si produce per il consumo d'acqua in bottiglia in Italia. Come sappiamo siamo grandi consumatori di acqua in bottiglia, primi in Europa e terzi nel mondo. Considerato che l'ottanta percento delle bottiglie in commercio è in plastica, secondo i calcoli di Cavallo, per produrle occorrono circa 132.000 tonnellate di plastica sufficienti ad avvolgere la terra all'altezza dell'equatore per oltre 30 volte.  

mercoledì 2 marzo 2016

Fukushima 5 anni dopo

L'ex primo ministro del Giappone Naoto Kan ha affermato che il disastro nucleare di Fukushima deve ancora essere risolto dopo cinque anni.


"L'incidente è ancora in corso" ha dichiarato. Perché il materiale radioattivo continua a infiltrarsi nelle acque sotterranee e nell'oceano circostante. Ha contestato quindi le ripetute affermazioni del primo ministro Shinzo Abe, secondo cui la contaminazione radioattiva è "sotto controllo".


Kan, che era il primo ministro del Giappone quando il disastro nucleare di Fukushima si è verificato nel marzo 2011, è diventato un attivista instancabile sulle sfide riguardanti l'energia nucleare.