Questo video è stato pensato e realizzato per
l'installazione “Visualizing Water Worlds”, esposta all'Arsenale
di Venezia durante Venice To Expo 2015.
The Garbage Patch State, lo Stato fondato da Maria
Cristina Finucci (premio Franzin 2014) per denunciare le isole di
plastica, è il nome con cui è stato definito proprio questo
preoccupante fenomeno. L’ingente quantità di rifiuti plastici che
ogni giorno finisce in mare viene trasportata dalle correnti
all’interno di cinque vortici di enormi dimensioni al centro degli
oceani e lì tali rifiuti galleggiano in acqua, alcuni ancora interi,
altri ridotti ormai a frammenti e particelle microscopiche. Ma le
Isole di Plastica, seppur fisicamente lontane da noi, ci appartengono
in realtà intimamente, come sottolinea l’artista, perché formate
anche dai sacchetti di plastica, dai giocattoli rotti e dai rifiuti
che ognuno di noi disperde nell’ambiente
È un “lavoro esemplare volto a sensibilizzare
l'opinione pubblica su un fenomeno di cui si parla ancora troppo
poco. Grazie al linguaggio dell’arte, il suo messaggio è giunto a
toccare corde che la sola informazione scientifica stenta a far
risuonare”. L’originale opera “The Garbage Patch State”
(GPS), inaugurata nel 2013 a Parigi presso la sede dell’UNESCO e
nel 2014 giunta a New York nel prestigioso Palazzo di Vetro delle
Nazioni Unite, prevede anche una Costituzione, una Bandiera e una
Ambasciata e i passaporti.
L’opera costituisce una sfida per portare
l’attenzione su una delle forme di inquinamento più gravi del
pianeta.
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