Il
Comune di Jesolo in collaborazione con il Centro Internazionale
Civiltà dell’Acqua Onlus ha realizzato gli Itinerari di Realtà
Aumentata lungo le Acque di Battaglia, nell’ambito
delle iniziative dedicate al centenario della Grande Guerra, per far
conoscere le vie d’acqua navigabili del territorio jesolano sotto
una luce nuova e accattivante.
Si
tratta di un percorso innovativo che utilizzando nuove tecnologie
interattive mira ad attirare anche i più giovani alla conoscenza
alla conoscenza ravvicinata della Grande Guerra, rievocando eventi
storici poco noti e generando un forte impatto emotivo nel pubblico
fruitore. 12 postazioni lungo le principali vie d’acqua navigabili
e i percorsi ciclabili nella nostra laguna che, grazie ad appositi
codici QR, consentono di visualizzare una sequenza di immagini
inedite sulle “acque di battaglia” nel periodo 1915-18 sul
proprio Smartphone o Tablet. Ciascuna postazione è composta da
diverse immagini altamente suggestive per il tema prescelto,
accompagnate da didascalie in italiano e tedesco per una corretta
comprensione delle sequenze proposte.
Un
milione e 500.000 tonnellate di merci, 1.700 chilometri di reti
navigabili che andavano da Milano a Grado, più di 1.500 imbarcazione
e oltre 5.000 uomini del 4 reggimento Genio Lagunari a muoverli.
Questi i numeri dell'imponente organizzazione logistica messa in
campo dal Regio Esercito Italiano durante la prima guerra mondiale
per supportare e decongestionare i trasporti su strada e su ferrovia
da e per il fronte. Jesolo, allora Cavazuccherina, con il suo Comando
Fluviale era uno snodo cruciale di questo sistema, essendo
posizionato nel luogo esatto in cui la navigazione lagunare
s’immetteva nella Piave Vecchia e, attraverso il Canale Cavetta, si
indirizzava verso la Litoranea Veneta e le prime linee del fronte
sull’Isonzo. Ma da Cavazuccherina si poteva anche risalire il Sile
e raggiungere il porto di S. Ambrogio di Fiera, a Treviso, da dove
partivano le ambulanze fluviali della Croce Rossa Italiana per il
primo soccorso ai feriti giunti dal fronte di guerra, che poi
venivano trasportati sul Po verso altri ospedali più sicuri.
La
maggior parte delle immagini è risulta inedita e proviene per lo più
dagli archivi dell'Istituto di Storia e Cultura dell'Arma del Genio
di Roma (ISCAG). Le immagini hanno anche il pregio di illustrare il
poderoso attrezzamento difensivo della laguna di Venezia con decine
di chilometri di trincee in rilievo, reticolati e passarelle che si
specchiano sulle placide acque lagunari: uno scorcio di guerra poco
conosciuto e che non manca di sorprendere. All'indomani dello
sfondamento di Caporetto (1917), infatti, il fronte di guerra arriva
proprio a Jesolo, superando persino il fiume Piave, ai bordi della
laguna, minacciando Venezia e il suo importantissimo arsenale.