Solo un fiume su dieci in Europa è nelle
condizioni idonee a fornire acqua e far fronte ai cambiamenti climatici.
Stando
al rapporto WWF “Save the Alpine Rivers!” solo l’11% dei fiumi alpini è infatti
ancora ecologicamente intatto: 340 chilometri di fiumi ancora ‘in salute’ a
fronte dei 2.300 chilometri classificati invece come artificiali o
profondamente modificati dall’uomo.
Dighe e piccoli impianti idroelettrici o
ancora la conversione degli argini in aree urbane o agricole che riducono la
naturale capacità dei fiumi di fronteggiare le inondazioni: queste le minacce
alla salubrità dei corsi d’acqua alpini. Tuttavia si devono aggiungere anche i
cambiamenti climatici e l’aumento della temperatura nelle Alpi, superiore
all’aumento medio della temperatura globale.
Lo studio del WWF ha sviluppato un
sistema di priorità d’intervento, così da stabilire un livello di urgenza per
la protezione di fiumi come il Lech in Austria, la Soča (l’Isonzo sloveno)
o il Tagliamento e ha inoltre evidenziato quali zone potranno essere
rinaturalizzate, così
da proteggere e rafforzare le naturali capacità di fiumi e zone umide.
Nessun commento:
Posta un commento