Scopritore
nel 1983 del virus dell'HIV insieme al professor Robert Gallo e
vincitore del premio Nobel per la medicina nel 2008, Luc Montagnier è
da poco tornato sotto i riflettori con una teoria che sta scuotendo
le alte sfere della comunità scientifica.
L'ipotesi
che lo scienziato propone è che il DNA possa essere trasmesso a
distanza mediante onde elettromagnetiche che si diffondono
all'interno dell'acqua. Dunque stando allo studio del professore
francese l'acqua non sarebbe solo una risorsa fondamentale per la
vita ma potrebbe
registrare le onde a bassa frequenza del Dna e memorizzarle,
riuscendo ad amplificarle e a riprodurle.
I
risultati di questa ricerca (ma anche di quella condotta da un team
italiano
coordinato dal fisico Emilio del Giudice) sono stati pubblicati nella
prestigiosa rivista scientifica «Journal
of Physic». Di seguito riportiamo parte del comunicato stampa del
22/07/2011 rintracciabile integralmente, per chi volesse, al
Grazie
a questa scoperta “si potranno sviluppare sistemi diagnostici
finora mai progettati, basati sulla proprietà “informativa”
dell’acqua biologica presente nel corpo umano:
malattie
croniche come Alzheimer, Parkinson, Sclerosi Multipla, Artrite
Reumatoide, e le malattie virali, come HIV-AIDS, influenza A ed
epatite C, “informano” l’acqua del nostro corpo (acqua
biologica) della loro presenza, emettendo particolari segnali
elettromagnetici che possono essere poi “letti” e decifrati.”
Sviluppando
questa scoperta si potrebbero avere grandi novità “sia in termini
diagnostici che di trattamento e terapia delle malattie. I segnali
elettromagnetici presenti nell’acqua infatti sono riconducibili
alla presenza o meno di una sua “memoria”, intervenendo sulla
quale si prospettano ampie possibilità di trattamento e di terapia,
con la prospettiva di cambiare di fatto la vita a molti pazienti,
costretti all’assunzione di indispensabili farmaci salvavita che a
volte recano però con sé il rischio di pesanti effetti
collaterali.”
Sperando
che un giorno tutto questo possa essere messo in pratica vi diamo
appuntamento al prossimo articolo!
Sarah
Diotallevi – Centro Internazionale Civiltà dell'Acqua.
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